Autore:
Sergio Martella
Titolo: Pinocchio eroe anticristiano.
Il codice della nascita nei processi di liberazione.
Edizioni Sapere - tel. 049 614205 - Padova.
Anno 2000. Pagine 210
Il
titolo sottolinea la novità di interpretazione
esegetica e di valore storico-allegorico della novella
di Collodi, che è di contrapposizione al mito cristiano
della croce: Pinocchio, burattino nato dal legno
per mano del padre, il falegname G(ius)eppetto, deve il
suo successo su scala mondiale a questo sotteso
significato di risorgimento, di riscatto e di
emancipazione dal destino di morte per amore del
figlio cristiano. Gesù è infatti stato creato per via
di negazione del parto (e del ruolo paterno), da un
incesto divino, dove lo Spirito Santo è il significante
del monoteismo matriarcale di Santa Madre Chiesa.
Nel
testo si sviluppa il confronto tra i due opposti modelli
pedagogici e affettivi. La stessa originalità di
approccio permette di fare una rilettura dei principali
miti, dei personaggi della letteratura, del cinema,
delle favole e della storia per arrivare a delineare le
regole di base che, sul modello della relazione
genitori-figli, favoriscono lo sviluppo di una società
di persone capaci di amare, emancipate socialmente,
ovvero di devianti alienati e vittime nei rapporti umani
Molte
le citazioni, riferite anche ai più recenti studi di
antropologia e di psicoanalisi che propongono una
sintesi delle principali innovazioni sui concetti
cardine della differenza sessuale (intesa come
differenza di generazione e non solo di genere),
e sulla stessa interpretazione dell'Edipo freudiano, a
partire da una lettura che mette in dubbio
l'attribuzione al figlio Edipo dell'intenzione di
uccidere il padre.
Ecco
la verità accecante: il parricidio (metafora delle
lotte sociali nella storia) è stato sempre motivato e
ispirato dalla figura materna (nella doppia identità di
Giocasta e Sfinge), secondo l'antichissima logica
dell'incesto, cioè della sostituzione del padre-marito
con il figlio divenuto adulto.
Viene
infine spiegato il significato affettivo delle
principali figure della retorica teologica cristiana
reinterpretata come rappresentazione apologetica della
psicologia della Madre (eucaristia, stimmate,
sindone,…). Il libro si rivolge ad una vasta fascia di
lettori e operatori, pur conservando il rigore
saggistico coerente ad ogni reale proposta di
innovazione. In particolare sono interessati a questa
lettura tutti coloro che a vario titolo ed per varie
esperienze si sono formati nel dibattito sociale degli
anni ’60, ’70, e ’80. Hanno già risposto con
entusiasmo a tale stimolo culturale categorie di lettori
quali studiosi, professionisti e studenti in formazione
delle discipline mediche, giuridiche, di igiene sociale
(psicologi, analisti, pediatri,…), educatori,
letterati, politici, cultori della laicità, amanti del
cinema e della critica d’arte.
Note
biografiche dell’autore
Sergio
Martella (Magione 1956) svolge a Padova e a Mestre
l’attività di Psicologo Psicoterapeuta. Specializzato
in ipnosi e con formazione analitica, è stato per otto
anni borsista ricercatore presso la Divisione di
Oncologia dell’Ospedale di Padova e per cinque anni
consulente nell’assistenza domiciliare ai malati di
tumore. Numerosi gli interventi su setting e
psicoterapia ai convegni di oncologia. Dal 1994 svolge
incarichi di insegnamento in ambito sanitario e nei
diplomi universitari della Facoltà di Medicina e
Chirurgia dell’Università di Padova.
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