La
nave più grande
È
il Salento sul mare
Se
cercate il maestro
Tra
gli alberi è uguale
Il
cipresso, l’ulivo
L’eucalipto,
il pino
Ora
le fronde
E
le rughe dei tralci
Si
imbrattano d’aria
Ora
alti ombrelli
Maestosi
tra i nembi
Di
latte mimano are
Braccianti
nel cielo
Non
cercate il maestro
Tra
gli alberi
È
uguale
La
nave più grande
È
il Salento sul mare
La
spuma dei venti
Acclama
ogni giorno
Una
prora diversa
Che
sia di libeccio
Ponente
o grecale
Sulle
chiglie di pietra
Di
rena o di sale
Si
infrange una rotta
Più
antica del mare
Non
cercate il maestro
Tra
i rovi di pino
Qui
Ulisse cedette
A
più miti sirene
Tra
filari verdi di vino
Burrasche
di bianco calcare
E
flutti di terra insanguata
Dei
tanti fra quanti
Resero
l’animo saggio
In
omaggio alla vita
Sia
che ingaggi sornione
Sfide
imbandite
All’ebbrezza
dei ventri
Sia
che inneggi
Agli
ozi vocianti
Di
ciurme paesane
Che
sia per restare
Coi
nudi palmi dei piedi
Fra
le rene dell’alba
O
al rosso tramonto
Dopo
il violento
Frinire
del giorno
Fin
che impallidisca al bruno
Grembo
di stelle
Sempre
il Salento
Ondeggia
alla prora
Del
sicuro ritorno
Le
4 maggio 2002
|